Chiedere che in tutti i paesi si adottino precisi programmi di educazione civica e interculturale per il rispetto dei diritti fondamentali, una maggior giustizia socio- economica e il ripudio di ogni forma di violenza in particolare contro le donne, gli anziani e i minori.
Si chiede di sottoscrivere il seguente testo:
Ritenendo insufficiente l’impegno della maggior parte dei sistemi educativi nazionali nell’insegnamento fondamentale dell’educazione civica ed interculturale così come dei diritti e doveri fondamentali dell’uomo, considerando tali tematiche essenziali per una partecipazione attiva e consapevole da parte dei cittadini alla gestione della cosa pubblica;
Ritenendo eccessive le disparità socio-economiche esistenti sia tra i vari paesi che tra i cittadini all’interno di uno stesso paese;
Considerando i danni che la malavita organizzata e la diffusione della violenza creano nel tessuto culturale, sociale ed economico dei vari paesi e nel contesto internazionale;
Ritenendo altresì necessario uno specifico impegno contro ogni forma di discriminazione e di violenza in particolare contro le donne, gli anziani e i minori;
CHIEDIAMO
ai Capi di Stato e di Governo, ai Responsabili delle politiche educative e sociali e a tutti gli organismi internazionali interessati di adottare precisi programmi operativi al fine di:
– rafforzare, con il coinvolgimento dei docenti, lo studio dell’Educazione Civica e Interculturale in tutti gli istituti scolastici favorendo la partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica a tutti i livelli;
– controllare con scrupolo che i Diritti Fondamentali dell’uomo e i relativi doveri siano effettivamente rispettati in base anche a quanto previsto dal “Consiglio per i Diritti Fondamentali dell’Uomo e dei Popoli” e dal “Regolamento Mondiale per la Civile Convivenza” da istituire e rendere quanto prima operativo;
– ridurre le forti disuguaglianze socio-economiche sia a livello internazionale tra gli Stati che tra i cittadini all’interno degli stessi anche alla luce delle indicazioni del “Centro Studi per una Equa Ripartizione della Ricchezza” da istituire e rendere quanto prima operativo sotto l’egida dell’ONU;
– attivarsi per promuovere ovunque la giustizia contrastando ogni forma di malavita organizzata e di violenza;
– impegnarsi per far riconoscere e rispettare la “parità di genere” e le “pari opportunità” per combattere ogni forma di discriminazione e di violenza in particolare contro le donne, gli anziani e i minori.