I grandi problemi che assillano i popoli e i cittadini di tutto il mondo richiedono grande concretezza ed efficacia e non possono essere risolti senza una ONU democratica e indipendente!

NB: UN’AUTONOMIA FINANZIARIA DELL’ONU SAREBBE PER MOLTI VERSI NON SOLO AUSPICABILE MA NECESSARIA E PORREBBE L’ORGANIZZAZIONE IN CONDIZIONE DI ESSERE INDIPENDENTE E, QUINDI, NON CONDIZIONABILE. 

CON UN TRATTATO INTERNAZIONALE MULTILATERALE SI DOVREBBE IMPORRE LA RISCOSSIONE A LIVELLO GLOBALE DELLA TOBIN TAX (tassazione su tutte le transazioni finanziarie da gestire in collaborazione con tutti gli stati nazionali i cui introiti andranno in parte a ciascun stato e in parte all’ONU).  A QUESTO PUNTO SI POTREBBE CHIAMARE “GLOBAL TOBIN TAX”. L’ONU POTREBBE COSÌ GODERE DI QUELLA AUTONOMIA E INDIPENDENZA INDISPENSABILI PER LA SUA DEMOCRATIZZAZIONE.

Molti sono stati gli studi e le proposte di riforma dell’Onu che, però, finora, non hanno avuto seguito e dei quali si è tenuto conto nell’elaborazione di questa ipotesi.

PROPOSTA/IPOTESI DI UNA NUOVA ONU DEL TERZO MILLENNIO

L’attuale Assemblea Generale dovrebbe sdoppiarsi in due Camere, una dei Popoli e una degli Stati con competenze definite in un trattato internazionale e inglobate in uno statuto elaborato e votato dalle due camere.

La Camera dei Popoli, un “Parlamento Internazionale” in rappresentanza di tutti i popoli del mondo, con un sistema di distribuzione del numero dei rappresentanti proporzionato al numero degli abitanti di ciascuno stato (vedi Parlamento Europeo) ed eventualmente considerando altri indici che favoriscano una rappresentanza quanto più equilibrata possibile in quello che dovrebbe funzionare come un vero e proprio Parlamento con poteri legislativi, compresa la materia di bilancio e di controllo degli organi esecutivi.

La Camera degli Stati dove sono rappresentati tutti gli Stati membri, i quali disporranno ciascuno di un solo voto in ottemperanza al principio della parità giuridica tra gli Stati. Questa Camera degli Stati godrà di poteri legislativi in alcune materie che dovrebbero essere previste dallo statuto che indicherà anche quando una proposta di risoluzione legislativa dovrà essere approvata da ambedue le Camere.

Il Comitato della Società Civile formato da 250 rappresentanti di organismi sociali non governativi nominati dalla Conferenza delle ONG con status consultivo presso il “Consiglio per la Sicurezza Economico Sociale” e dai rappresentanti delle 100 città (intese come agglomerati urbani)  del pianeta con il più alto numero di abitanti. Svolge una funzione consultiva su tutte le materie e può emanare delle raccomandazioni. Le decisioni vengono prese a maggioranza semplice.

Un Organo Amministrativo, il Segretariato Generale per la gestione burocratico amministrativa dell’intero sistema e per dare esecuzione ai programmi e alla politica deliberati dagli organi non esecutivi dell’ONU, svolgerebbe, tra l’altro, funzioni di mediazione interne e internazionali.

I rappresentati di questo organo sono nominati dalle due Camere che ne predispongono anche il regolamento.

Un Organo Esecutivo, Consiglio per la Sicurezza, il Disarmo e la Difesa” costituito alla luce delle esperienze dell’attuale Consiglio di Sicurezza; i suoi rappresentati sono nominati dalle due Camere che ne predispongono anche il regolamento; decide a maggioranza semplice in tutte le materie ma, per alcune materie stabilite dal regolamento e in particolare per gli interventi militari, decide con maggioranza qualificata dei 2/3 degli aventi diritto. Ha il compito di assicurare la pace internazionale e garantire la sicurezza dell’umanità contro ogni rischio di tipo militare, dotandosi di capacità di intervento e soccorso umanitario e avvalendosi anche dei seguenti organismi nominati e gestiti in modo democratico:

• una “Agenzia per il Disarmo Globale” per un disarmo progressivo e completo in tutti gli Stati, che può operare tenendo conto delle indicazioni che provengono dal già esistente “Ufficio delle Nazioni Unite per il Disarmo” – UNODA.

• un “Esercito di Pace e di Intervento Umanitario”, che operi quale forza di interposizione e di pace tra parti in conflitto e quale deterrente a ogni eventuale tentativo di turbare la pace internazionale, che operi inoltre quale forza di intervento umanitario in favore delle popolazioni in caso di gravi violazioni dei diritti umani e di gravi eventi catastrofici (si può avvalere, tra l’altro, delle esperienze maturate dall’attuale “Consiglio di Sicurezza” nelle varie operazioni di pace e di interposizione).

Un Organo Esecutivo. Il Consiglio per la Sicurezza Economico-Sociale costituito alla luce delle esperienze dell’attuale ECOSOC; i suoi rappresentati sono nominati dalle due Camere che ne predispongono anche il regolamento, saranno invitati a farne parte anche rappresentanti delle ONG nominati dalla conferenza delle ONG con statuto consultivo presso il Consiglio stesso e rappresentanti degli enti locali. Decide a maggioranza semplice in tutte le materie ma, per alcune materie stabilite dal regolamento, decide con maggioranza qualificata dei 2/3 degli aventi diritto.

Si avvale, oltre che delle commissioni già operative nell’ECOSOC, di:

• una “Agenzia Internazionale di Gestione della Global Tobin Tax” da applicare in tutti i paesi con la loro diretta collaborazione;

• una “Agenzia Sovranazionale di valutazione del Rating”al posto delle attuali agenzie di rating;

• un “Istituto Sovranazionale per la fissazione e il controllo del Libor”al posto dell’attuale BritishBankers’ Association (Bba);

• un “Istituto Internazionale di controllo sulle transazioni finanziarie” che attraverso un “Registro Fiscale Internazionale” impedisca la grande evasione ed elusione fiscale transfrontaliera;

• una “Agenzia per il Controllo dell’Emissione Monetaria” affinché si ponga fine alle speculazioni nel settore e alla cosiddetta “guerra delle monete” e predisponga il passaggio a una nuova “valuta di riserva mondiale” (moneta unica di scambio per le transazioni internazionali) al posto del dollaro;

• un “Centro Studi per un’equa ripartizione della ricchezza” che, alla luce dell’evoluzione delle applicazioni tecnologiche ed economico-finanziarie, riveda i principi della ripartizione sociale della ricchezza e fornisca concrete indicazioni in materia realizzando anche una “Carta universale dei diritti fondamentali del lavoro”

• un “Comitato Scientifico per lo Sviluppo Sostenibile” che con studi, ricerche e approfondimenti supporti l’attività del Consiglio per la Sicurezza Economico-Sociale.

Un Organo Esecutivo, il Consiglio per la Sicurezza e la Sostenibilità Ambientale costituito alla luce delle esperienze dell’attuale “Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente” (UNEP) con sede a Nairobi; i suoi rappresentanti sono nominati dalle due Camere che ne predispongono anche il regolamento, saranno invitati a farne parte anche rappresentanti delle ONG ambientaliste. Decide a maggioranza semplice in tutte le materie ma quando adotta, secondo regolamento, decisioni vincolanti per tutti i paesi, decide con maggioranza qualificata dei 2/3 degli aventi diritto.

Si avvale di:

• un “Comitato Scientifico per la Sicurezza e la Sostenibilità Ambientale” che con studi, ricerche e approfondimenti supporti la sua attività.

Un Organo Esecutivo, il Consiglio per i Diritti Fondamentali dell’Uomo e dei Popoli e per la promozione e il rispetto del Regolamento Mondiale per la Civile Convivenza, i cui rappresentanti sono nominati dalle due Camere che ne predispongono anche il regolamento; saranno invitati a farne parte anche rappresentanti delle ONG nominati dalla conferenza delle ONG con statuto consultivo (vedi l’attuale ECOSOC) e rappresentanti degli enti locali. Può utilizzare per le sue verifiche “Comitati di controllo indipendenti”.

(Si può avvalere, tra l’altro, dell’esperienza del “Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite” – UNHRC).

Due Authority Indipendenti i cui rappresentati sono nominati dalle due Camere:

• “Authority Internazionale di Vigilanza sull’informazione e comunicazione pubblica e privata” che vigili sulla libertà di stampa nel rispetto dei diritti fondamentali e dei principi deontologici sia nel settore dell’informazione che della comunicazione e svolga un’attività di anti-trust internazionale (si può rifare, tra l’altro, alle risoluzioni e/o alle raccomandazioni dell’ONU, dell’UNESCO in materia e alle esperienze dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU – International Telecommunication Union) e avvalersi di un “Corpo di Polizia Internazionale” specializzato nel settore, sempre sotto l’egida dell’ONU, del tipo di quelli operanti in molti paesi con il nome di “Polizia Postale”.

• “Authority Internazionale per il Controllo sulle Applicazioni della Ricerca Scientifica e Tecnologica” che vigili sul rispetto dei diritti fondamentali e dei principi deontologici con possibilità di controllo in tutti gli Stati sia negli organismi pubblici che privati.

(Si può rifare, tra l’altro, alle risoluzioni e/o alle raccomandazioni dell’ONU e dell’UNESCO in materia e alle indicazioni del “Centro per la Previsione Tecnologica” – Center for Technology Foresight dell’APEC -Asia-Pacific Economic Cooperation

Un Organo giudiziario La Corte Internazionale di Giustizia per dirimere i contenziosi internazionali; la Corte è indipendente e i suoi membri, proposti dal Segretariato Generale, devono essere eletti dalle due Camere che approvano anche il regolamento della Corte alla luce di quello già in vigore.

Una “Corte Penale Internazionale” per perseguire e giudicare i responsabili di genocidio, i crimini contro l’umanità, i crimini di guerra e il crimine di aggressione. È indipendente, i suoi membri, proposti dal Segretariato Generale, devono essere eletti dalle due Camere che approvano anche il regolamento della Corte alla luce di quello già in vigore presso l’attuale “International Criminal Court” (Tribunale Penale Internazionale).

Una “Corte Internazionale Penale contro i crimini ambientali” per perseguire e giudicare i responsabili di disastri ambientali; è indipendente, i suoi membri, proposti dal Segretariato Generale, devono essere eletti dalle due Camere che approvano anche il regolamento della Corte alla luce di quello già in vigore presso l’attuale “International Criminal Court” (Tribunale Penale Internazionale).

Una “Corte dei Conti” indipendente i cui membri, proposti dal Segretariato Generale, devono essere eletti dalle due Camere che approvano anche il regolamento della Corte alla luce di quello già in vigore.


Naturalmente essendo democratici tutti gli organi generali dell’ONU, dovranno, di conseguenza, essere strutturati sui principi della democrazia cosmopolita anche tutti gli istituti specializzati, le agenzie e le organizzazioni correlate all’ONU stessa e a ciascun suo organo. L’ONU, con la sua democratizzazione, oltre a rendere operativo il progetto di una Nuova Architettura Istituzionale Democratica, sarebbe in condizione di svolgere con efficacia il ruolo di garante supremo del diritto internazionale dei diritti umani su tutto il pianeta.